Enologia sostenibile: Città del Vino e Città delle Grotte siglano un accordo per l'affinamento a impatto zero

Cittā del vino
16-12-2019

VINO IN GROTTA
Enologia sostenibile: Città del Vino e Città delle Grotte siglano un accordo per l’affinamento a impatto zero


Offrire la possibilità alle aziende vitivinicole che ne facciano richiesta di collocare i propri vini, spumanti metodo classico in particolare ma non solo, a maturare nelle grotte dei Comuni aderenti alla rete nazionale delle Città delle Grotte. Questo è il senso dell’intesa firmata dai due presidenti delle relative Associazioni, Floriano Zambon per Città del Vino e Francesco De Ruvo per il network dei Comuni a vocazione carsica. Le due reti di identità, la prima con oltre 500 soci, la seconda con poco meno di trenta comuni, mirano entrambe a valorizzare per le relative specificità i propri territori e gli operatori economici in essi ricadenti. Una decisone, quella sottoscritta, che ha nella sostenibilità ambientale il suo autentico motivo, oltreché nelle ricadute di marketing che l’operazione nel suo complesso potrà originare.
L’affinamento dei vini in grotta, dove le condizioni di assenza di luce e di rumore, di temperatura controllata e di umidità relativa costante sono naturali e non oggetto di consumo energetico, potrà avvenire nel solco di quelle misure di risparmio energetico tracciato dai recenti sviluppi del cambiamento climatico.
Il presidente Zambon, nel ribadire che rientrano nelle finalità dell’Associazione da lui guidata la promozione della sostenibilità dello sviluppo economico locale e il favorire della permanenza degli agricoltori nelle zone rurali, aggiunge: “Con la firma del protocollo d’intesa, ho preso l’impegno attraverso i Comuni aderenti alla Rete, ad individuare le aziende vitivinicole disponibili a sperimentare modalità di invecchiamento in grotta dei propri vini, preferibilmente della categoria spumanti prodotti con metodo classico. Si è anche deciso di studiare e sperimentare un segno promozionale che identifichi questo particolare percorso”.
De Ruvo, per Città delle Grotte, sottolinea l’importanza di un accordo sistematico con Città del Vino nel dare respiro nazionale alle esperienze enoiche di analoga natura già sperimentate con successo in alcune realtà carsiche sul territorio italiano. “Sarà cura di Città delle Grotte, con i suoi 28 Comuni localizzati in tante regioni italiane a vocazione vitivinicola, di verificare quali procedure amministrative si renderanno necessarie per l’attuazione del progetto e di individuare i Comuni/Grotte nelle quali sarà tecnicamente possibile dare concretezza a Vino in Grotta”.
Città delle Grotte e Città del Vino riconoscono così le rispettive Associazioni soggetti partners dello scenario nazionale e mostrano concreto interesse a collaborare per l’attuazione del progetto. L’iniziativa, paradigma di sostenibilità ambientale, sarà promossa attraverso i più opportuni strumenti di comunicazione e sui portali web delle due Associazioni.
Inoltre, le due Associazioni di identità si impegnano ad individuare ulteriori occasioni di collaborazione, a cominciare dalle principali manifestazioni da loro promosse: CALICI di STELLE per Città del Vino e NOTTE FONDA per Città delle Grotte.
 

Ultima modifica

16/12/2019

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