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castello Gemmano

Comune di Gemmano

Indirizzo: P.zza Roma, 1 - 47855 Gemmano (RN)
Telefono: 0541.854060
Sito web: www.comune.gemmano.rn.it
Email: info@comune.gemmano.rn.it

Altitudine: 404 m slm
Abitanti: 1157, Gemmanesi.

Sindaco: Riziero Santi

Gemmano

Situato a meno di 20 Km dal mare, il paese di Gemmano rappresenta il punto piu' alto della Vallata del Conca ed e' percio' soprannominato "il balcone dell'Adriatico" per le vedute panoramiche che si possono osservare dai suoi rilievi.
Ha un' estensione di circa 20 km quadrati e comprende le frazioni di Villa, Zollara, Farneto, Marazzano e Onferno. Qui si trova la natura più incontaminata e singolare del territorio. Il suo paesaggio si apre su boschi, strapiombi, valli, calanchi, corsi d'acqua e serre, percio' le sue vaste colline danno vita ad un paesaggio che sii presenta diverso ed originale in ogni stagione a causa soprattutto della ricca vegetazione e dei campi coltivati.
Il territorio di Onferno in particolare, con le sue Grotte e la Riserva Orientata, che oggi raggiunge un'estensione di circa 269 ettari di terreno, di cui 100 di proprieta' comunale, presenta un complesso carsico di notevole valore dal punto di vista geologico, faunistico e naturalistico.

Un po' di storia

Le origini del nome "Gemmano" potrebbe avere origine già da epoca romana, quando, secondo i documenti e i reperti ritrovati, veniva chiamato "fondo Geminum". Narra infatti la leggenda che un soldato etrusco fosse stato ucciso dai soldati romani mentre si recava dalla sua sposa, portando in dono un anello con una gemma incastonata. I soldati, nonostante vari tentativi, riuscirono a sottrargli tutto, tranne la gemma stessa, che tenne stretta al dito fino alla fine. Da qui l'origine del nome e del suo stemma, una mano che tiene stretto nel pugno un anello gemmato.
Secondo un'altra leggenda legata al territorio gemmanese, piu' precisamente alla frazione di Onferno, racconta che Dante Alighieri, dopo aver sostato presso il Conte Ugolino della Faggiola mentre fuggiva da Firenze per andare a Ravenna, scendendo la Valle del Conca, si sia rifugiato all'interno delle grotte di Onferno, allora chiamata Castrum Inferni", e da esse abbia tratto ispirazione per scrivere il primo cantico della Divina Commedia.Il passaggio dal nome Inferno a quello attuale di Onferno è avvenuto solo nel 1810 per mano del vescovo riminese Gualfardo, che probabilmente voleva far scomparire l'immagine del "regno di Satana" dalla sua diocesi.
Intorno ai primi anni del 1400 i Malatesta si insediarono sui colli Riminesi e fra questi anche a Gemmano, dove ancora oggi sono riconoscibili i resti delle cd. "Mura Malatestiane".
Successivamente passo' prima sotto il dominio di Federico da Montefeltro, poi dello Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia.
Il paese venne quasi completamente raso al suolo durante la Seconda Guerra Mondiale a causa della battaglia per il passaggio della Linea Gotica, che attraversava l'intero territorio gemmanese.
 

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