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Pertosa

Comune di Pertosa

Indirizzo: Via Santa Maria Delle Grazie, 84030 Pertosa (SA)
Telefono: 0975.397028
Sito web: www.comune.pertosa.sa.it
Email:
sindaco@comune.pertosa.sa.it


Altitudine: 301 m.s.l.m.
Abitanti: 833, pertosani

Sindaco: Michele Caggiano

Pertosa

Pertosa sorge alle pendici dei Monti Alburni, sul versante destro del fiume Tanagro. L'elemento dominante del suo territorio è la presenza di una natura rigogliosa ed a tratti selvatica, alimentata dalla presenza dell'acqua, favorendo lo sviluppo di intense attività produttive. La natura costituisce la suggestiva cornice per splendidi luoghi, come la cascata di Maremanico e le Gole di Campostrino. Pertosa è una cittadina molto vivace dal punto di vista produttivo e culturale. Oltre al complesso speleologico delle Grotte di Pertosa-Auletta, particolare interesse rivestono i Musei Integrati dell'Ambiente MIdA. Museo del Suolo inaugurato il 22 Aprile 2016, primo in Europa ed il Museo Speleo-Archeologico.

Il territorio di Pertosa è caratterizzato dalla presenza dominante di una natura rigogliosa, per la presenza dell'acqua che da sempre ha favorito la crescita di un verde quasi selvatico. Ha una formazione forestale, improntata dalla presenza di salici, in particolare salice bianco, pioppi e soprattutto pioppo bianco. Alle due specie si possono accompagnare, in misura diversa il pioppo nero, pioppo grigio, ontano nero e olmo. La collocazione fito geografica del tipo è prevalentemente mediterranea, con penetrazioni anche nel sopramediterraneo, la composizione floristica, si caratterizza per la presenza di specie nitrofile o di specie esotiche. La foresta si insedia direttamente sui substrati degli alvei fluviali, invstiti con minor forza dalla corrente di piena ordinaria.

Un po' di storia

Il nome di Pertosa deriva dalla sua Grotta, precisamente dal latino Pertusus, bucato. I primi abitanti di Pertosa vivevano nella grotta e con il passare dei secoli iniziarono a trasferirsi al di fuori. A causa delle invasioni saracene, verso la fine del IX secolo alcuni abitanti si rifugiarono di fronte alla grotta. Il luogo era perfetto perchè era ben riparato e si riusciva a controllare le via d'accesso. Verso la metà del XI secolo, qualche monaco benedettino si stabilì a Pertosa, bonificarono la zona e diffusero la coltivazione degli ulivi. Intorno al 1500 la popolazione aumentò e grazie alle sue ottime condizioni climatiche, alcuni contadini di Caggiano tornarono a dimorare a Pertosa. Ritornarono anche i monaci e ricostruirono il monastero. Pertosa ritornò a risplendere come casale di Caggiano. Nel 1829 Pertosa rivendicò l'emancipazione da Caggiano che gli venne accordata con un decreto Reale il 20 Marzo del 1829. Dal 1° Gennaio 1830 Pertosa iniziò ad operare autonomamente. Dal 1811 al 1860 fece parte del circondario di Caggiano, appartenente al distretto di Sala Consilina e del Regno delle due Sicilie. Nella seconda guerra Mondiale la popolazione trovò rifugio nelle Grotte, salvandosi dai bombardamenti.

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