Grotte del Cavallone | Taranta e Lama dei Peligni (CH)

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Avviso
La funivia del Cavallone è sottoposta ad un intervento di revisione generale che le consentirà una “nuova vita” per ulteriori 10 anni.
Le Grotte resteranno chiuse al pubblico per l'intera durata del programma di manutenzione.
I lavori, in corso di avvio, saranno completati, presumibilmente, alla fine dell'estate 2018.
Sarà data tempestiva comunicazione sulla riapertura della funivia e delle Grotte su questo sito e sulla pagina facebook.
A tutti gli amici delle Grotte vanno le scuse per la temporanea interruzione del servizio.
grottedelcavallone.it
Notice
The Cavallone cableway is undergoing a general overhaul that will allow it a "new life" for a further 10 years.
The Caves will remain closed to the public for the duration of the maintenance program.
The work, which is under way, will be completed, presumably, at the end of summer 2018.
Timely communication will be given on the reopening of the cableway and the Caves on this site and on the Facebook page.
All the friends of the Caves are apologized for the temporary interruption of service.
grottedelcavallone.it

Avviso cavallone

Per informazioni

Ente Gestore: Comune di Taranta Peligna; comune di Lama dei Peligni.

Telefono: 0872. 91221 - 0872.910118

Sito web: www.grottedelcavallone.it

Email: info@comune.tarantapeligna.ch.it; info@comunelamadeipeligni.ch.it.

La Grotta

Ci troviamo nel cuore del versante orientale della Majella, solcato da profondi e lunghi valloni, spesso veri e propri canyons, scavati dalle acque. Qui si collocano le maggiori cavità della Montagna Madre, tra le quali la Grotta del Cavallone.
Scesi dalla cestovia, col naso all’insù, non si farà fatica ad immaginare l’entrata della Grotta come un occhio di cavallo gentilmente incastonato nella parete rocciosa dalle forme che ricordano il suo muso. Da questo richiamo sembra derivi il nome Cavallone. La grotta è anche chiamata della Figlia di Jorio, in onore all’omonima tragedia dannunziana: Paolo Michetti, pittore e scenografo, si ispirò ai suoi ambienti per la rappresentazione degli scenari della tragedia pastorale.
Di certo, già soffermandoci da lontano sulla forma dell’entrata della Grotta, possiamo iniziare a mettere in moto la nostra immaginazione. Immaginazione di giochi di forme che verrà stimolata in pieno lungo tutto il percorso visitabile. Ci stupiremo dei prosciutti appesi, della Torre di Pisa, della Foresta Incantata, del paesaggio lunare. Ci stupiremo della forza e della magia delle creazioni alle quali l’acqua dona vita nuova.
Per accedere al suggestivo atrio di entrata della Grotta ci sono 280 scalini, scavati nella roccia da abili scalpellini. Dal Belvedere, proprio di fronte all’ingresso di questo suggestivo monumento sotterraneo nel cuore della Majella, possiamo riprendere fiato e stendere lo sguardo lontano, dalla valle, alle vette, ai giochi di rocce e colori. Durante la discesa, avvolti nei profumi e nei suoni della Montagna Madre, ci sentiremo ancora colmi di meraviglia, stupore e bellezza, con le scarpe sporche ed il cuore pieno.

La Grotta del Cavallone si trova a 1475 m s.l.m., nel cuore del Parco Nazionale della Majella.
Di origine carsica, si sviluppa per più di due chilometri e si divide in una galleria principale e tre diramazioni secondarie. Il percorso visitabile, o ramo turistico, è di circa 1360 metri e si conclude nell’Anfiteatro, con la sua meravigliosa volta di stalattiti. Gli speleologi possono invece continuare l’esplorazione di questo buio mondo sotterraneo nel ramo non turistico.
Inoltrandosi nella cavità, accompagnati da appassionate guide, a pochi passi dall’atrio, ci si trova all’ingresso della Galleria della Devastazione, dove il caos del tempo ha il sopravvento sull’armonia delle forme e dell’immaginazione. Proseguendo per la strada principale, ancora accompagnati da raggi di luce esterna, si giunge alla Sala di Aligi: questa prende il nome dal protagonista della tragedia dannunziana che lì si nascose con la sua amante e fu anche una delle sale dove si rifugiarono gli abitanti di Taranta Peligna durante la II Guerra Mondiale, nell’autunno 1943, quando il fronte bellico si era immobilizzato lungo la linea Gustav. Le firme dei rifugiati sono ancora presenti all’interno della cavità, soprattutto nella spaziosa Sala degli Elefanti. Alla fine della Sala di Aligi ci troviamo al cospetto delle Sentinelle, formazioni di stalattiti e stalagmiti che salutano il nostro ingresso nella Galleria principale, ormai lontana dai raggi del sole. Da qui, per circa un’ora, alla temperatura costante di 10 gradi e con l’umidità percepita del 96%, è tutto un susseguirsi di formazioni calcaree, di giochi di fantasia sulle forme createsi, di bambinesca curiosità.

 

Informazioni visita turistica

Livello difficoltà: medio
Lunghezza: 1 km (andata e ritorno)
Durata: 1h e 15’
Aperture: lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, week end di giugno, dal 1 luglio al 15 settembre tutti i giorni, ultimi week end di settembre
dalle 9.00 alle 16.00
Costo biglietti: 20,00 € (funivia andata e ritorno 13.00 €, 7,00€ ingresso in Grotta) biglietto intero - 15,00 € (funivia andata e ritorno 10.00 €, 5,00€ ingresso in Grotta) biglietto ridotto
Scarpe chiuse e abbigliamento comodo
Per info e prenotazioni: www.grottedelcavallone.it; 0872910118 (Comune di Taranta P.), 087291221 (Comune di Lama dei Peligni)

Ultima modifica

05/08/2018

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